2012

Advocacy, intranet, smartphone, tablet, smartTV | come cambia la multicanalità al tempo del 2.0

Advocacy, intranet, smartphone, tablet, smartTV | come cambia la multicanalità al tempo del 2.0

Premessa

Traggo, adattaddandolo a post, alcune idee frutto di un thread su facebook.

Ah i thread quanto sono ancora sottovalutati.

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Gamification versus Advocay

La mia idea è quella di creare, attraverso i processi di gamification nelle intranet, un ecosistema virtuoso, che sviluppi, nelle funzioni responsabili della gestione della relazione con i clienti, le competenze di advocacy, sempre più necessarie a competere nei nuovi agoni del business dei prossimi anni - che saranno, sempre più, e sempre più in maniera determinante, rispetto a quelli tradizionali - i social network.

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Intuizioni anticipatorie non sfruttate appieno

Intuizioni anticipatorie non sfruttate appieno

Sottotitolo: persone sole versus persone sole

Quando, sul finire degli anni ’90, mi chiesero di occuparmi di Internet, (all’epoca lavoravo in Organizzazione), perchè bisognava creare una divisione, o meglio una Service Business Unit (SBU), in Telecom Italia dedicata al World Wide Web, che poi sarebbe diventata la Tin.it, comandata da Andrea Granelli, che ebbi la fortuna d’intervistare, dissi al collega che lavorava con me sul progetto.

Vedrai … internet diventerà il luogo dei single.

[Dissertavamo, anche, di quelle che, in quegli anni, venivano definite "Comunità virtuali", che poi sarebbero diventate "i Forum", in seguito "le Chat", dopo ancora "le Piattaforme di blogging" ed oggi "i Social Network". Nel contesto delle intranet aziendali, credo, si possano definire, invece, ancora come: "Comunità di pratica", ed in quelle con strati social più avanzati, anche come "Community", Community 2.0, e, nei casi più avanzati, "Social Network Interni".]

Non lo so se ci avevo visto lungo. Ma una cosa è certa.

La definizione di quello che sta dietro ad internet, anche nei social network, è un modello molto complesso, ormai sempre più “social“, per dirla con un termine di moda, alla cui base, però, e la rivendico fortemente come assunzione, c’è una persona sola, davanti ad un singolo computer (o tablet, o smartphone), che scrive un contenuto, che verrà poi letto da altre persone sole (magari anche centinaia di migliaia), che a loro volta saranno (anche loro) davanti ad altri singoli computer (o tablet o smartphone).

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Social Business Forum 2012 - i contenuti

Social Business Forum 2012 – i contenuti

Anche quest’anno sono stato al più importante evento inerente il tema del Social Business in Italia organizzato dagli amici di Open Knowledge.

L’evento è stato molto interessante, e ricco di spunti, un po’ in tutti gli ambiti della Social Enterprise.

Si è capito, ancora una volta, che il problema non sono le tecnologie, che, anzi, evolvono alla velocità della luce. E che offrono sempre più soluzioni integrate, per capitalizzare, a vantaggio delle imprese, le informazioni, sempre più ricche ed abbondanti, che i Social Network rendono disponibili.

Il vero problema resta, e non solo in Italia, quello dell’approccio culturale.

Personalmente, per affinità elettive, ho trovato molto interessanti le riflessioni sulla network analysis, e quelle inerenti la Gamification.

Già dal 6 giugno, sono disponibili tutte le presentazioni, che ripubblico anche qui.

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La TV è un uccello che non ha memoria

La TV è un uccello che non ha memoria

(devi immaginare da che parte va)

Un mio articolo per Voices il blog di Telecom Italia

Totò, Mastroianni ed il futuro della televisione

L’altra sera, non mi ricordo più neanche su quale canale, stavo guardando un vecchio film di Totò.

In quella pellicola il comico napoletano telefonava da un telefono pubblico a gettoni a muro.

I suoi interlocutori rispondevano da telefoni fissi, dalle stanze di lussuosi appartamenti.

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